Che la popolazione europea stia invecchiando è ormai un dato di fatto.
Eurostat, L'Ufficio statistico dell'Unione europea che raccoglie ed elabora dati provenienti dagli Stati membri, ha pubblicato un nuovo studio sull’invecchiamento in Europa. I dati sono stati raccolti tra il 2014 e il 2018, e sostanzialmente confermano alcuni sviluppi emergenti, fornendo una quantità di informazioni preziose per la politica, affinchè questa possa sviluppare appropriate strategie di approccio alla materia. Una delle conseguenze più complesse di questo cambio demografico è il significativo incremento nei bisogni di assistenza, in particolare a sostegno di quella fascia di popolazione anziana superiore agli 85 anni di età; d’altro canto è pur vero che la fetta di popolazione più anziana (dai 65 anni in su) gode di ottima salute ed è impegnata in diverse attività, come lo sport o il volontariato. Dunque, una buona salute è la chiave di accesso al benessere e all’autonomia delle persone nella terza età e spesso gioca un ruolo importante al momento della pensione, favorendo il contatto sociale. Un altro fattore importante per l’invecchiamento è il genere: il report mostra chiaramente che le donne in età anziana, più facilmente degli uomini, sperimentano la povertà e affrontano gravi condizioni di salute.
I dati raccolti da Eurostat mostrano, una volta ancora, che la Politica è chiamata ad impegnarsi strenuamente nell’assicurare assistenza e solidarietà alla fascia della popolazione “over”, migliorando la salute degli anziani e favorendo la partecipazione di questi ultimi a tutti i livelli della vita sociale (culturale, sociale e professionale).
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)