Il concetto di healthy ageing si sta imponendo come nuova prospettiva di longevità e benessere. Se non è possibile bloccare l’invecchiamento, invecchiare bene è, invece, fondamentale.
Invecchiare in salute, star bene ed essere parte attiva della vita economica e sociale della propria comunità è la nuova frontiera dell’ageing.
Per molte donne, oggi, l’invecchiamento è diventato qualcosa da mostrare, di cui andar fieri perché, se il tempo che passa lascia il suo segno, non significa che renda meno attraenti o che peggiori l’esistenza. Tutto questo si traduce in proposte oggi meno anti-age e più pro-age, ovvero più concentrate verso il prendersi cura di sé (sia con allenamenti fisici, sia attraverso un’alimentazione corretta, alleata di longevità) per poter vivere una vita lunga con energia e benessere.
Già nel 2002, nel documento “Active ageing. A policy framework”, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha individuato tre pilastri necessari per sostenere l’invecchiamento attivo:
- la salute
- la partecipazione
3. la sicurezza.
L’Oms ha pubblicato il Report Baseline for the Decade of Healthy Ageing: una base da cui partire per misurare l’invecchiamento in buona salute per cui l’Oms intende «il processo di sviluppo e mantenimento dell’abilità funzionale che consente il benessere in età avanzata».
In particolare, gli obiettivi del Decennio dell’invecchiamento sano si concentrano su 5 “abilità” specifiche che tutte le persone anziane dovrebbero avere:
-
la capacità di soddisfare i bisogni di base quotidiani;
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continuare ad imparare e prendere decisioni;
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la possibilità di muoversi all’interno del proprio ambiente di vita;
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costruire e mantenere relazioni;
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continuare a contribuire alla società.
(Fonte: tratto dall'articolo)