I wearable device, cioè i dispositivi indossabili che monitorano o aiutano chi li indossa, sono una rivoluzione nel campo della salute, destinati a migliorare la qualità di vita dei pazienti fragili, anziani e malati cronici. Negli Stati Uniti Medicaid e Medicare, i programmi federali di assistenza sanitaria per anziani e poveri, hanno inserito tra le prestazioni rimborsabili l’analisi dei dati raccolti dai sensori indossabili. Questo perché grazie ad essi sarà possibile diminuire le ospedalizzazioni e i tempi di degenza e di personalizzare le cure, a vantaggio dei pazienti e consentendo risparmi ai sistemi sanitari. In Italia è inserito nei Lea anche il monitoraggio in remoto dei pazienti, poichè i sensori wearable e i dispositivi indossabili permettono di tenere sotto controllo pazienti con scompenso o aritmie cardiache, migliorano il controllo della glicemia per i diabetici, monitorizzano i bronchitici degli anziani e di altre categorie fragili. Anche se a livello normativo è tutto in regola, in Italia la diffusione delle tecnologie indossabili è ancora agli inizi, anche a causa di una certa resistenza all’interno della sanità italiana, poiché solo il 38% dei direttori delle aziende sanitarie ritiene rilevante la telemedicina, che viene utilizzata inoltre solamente dal 7% dei medici specialisti e dal 2% dei medici di famiglia.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)