Qual è l’età giusta per progettare il futuro?
Nel nostro Paese alle volte le cose sembrano andare al contrario e, complice l’invecchiamento della popolazione, non abbiamo più chiare coordinate.
Capita così che alcuni giovani stentino a capire come investire i propri anni a venire, sfiduciati da orizzonti poco rassicuranti ed entusiasmanti. Altri invece, seppure di varie generazioni precedenti, colgono l’opportunità di reinventarsi, buttare il cuore oltre l’ostacolo e ripensarsi in ruoli inediti.
Così la signora Leonilda Tomasinelli, a 96 anni, con l’aiuto del nipote Fabrizio, ha deciso di dare il via al primo home restaurant di tutta Genova. Nonna Leo sarà l’ospite d’onore di un’attività che avrà luogo proprio nella sua casa, la stessa in cui vive da 10 anni, ovvero da quando è rimasta vedova.
Il dato anagrafico della signora rende l’esperienza del tutto straordinaria, sono varie le interviste reperibili sui media e sul sito dedicato all’iniziativa è possibile ascoltarla mentre racconta: “le mie ricette vengono da un libro non di mia madre, ma di mia nonna, è dell’800”. Mentre parla mostra soddisfatta un libro dalla copertina sbiadita e logora che ha assistito a più di un secolo di preparazioni alimentari: la vera cucina genovese.
Per prenotare una cena è sufficiente scrivere sul sito o sulla pagina facebook di Nonna Leo e chiedere con anticipo i piatti previsti dal menù: pansoti fatti a mano al sugo di noci, trenette al pesto, seppie con piselli, stoccafisso accomodato, torta Pasqualina, farinata… è il nipote Fabrizio ad operare in cucina, sotto l’occhio attento e vigile della nonna.
L’attività è stata inaugurata il 18 aprile 2015, il giorno del novantaseiesimo compleanno della padrona di casa. Sono state più di 1.000 le richieste di partecipazione all’evento, purtroppo, o per fortuna, nonna Leo può ospitare massimo 15 persone, garantendo così che questa esperienza di sharing economy (economia della condivisione o consumo collaborativo) rimanga così all’insegna della convivialità e della socializzazione tra persone che non si conoscono.
Leonilda Tomaselli offre a tutti noi un esempio di vitalità, passione ed entusiasmo invidiabili: “Mangiate quello che mangiamo noi, vedrete come sarete contenti”, beh, ci basterebbe la garanzia di altrettanta longevità e vitalità. (Fonte: www.50epiu.it)