Una coppia di anziani cinesi residenti a Hong Kong (78 anni lui e 73 lei), racconta la sua esperienza di “quarantena” durata 14 giorni e terminata il 27 febbraio scorso.
I due erano andati a trovare i parenti in Cina e al loro ritorno avevano ricevuto l’ordine di restare chiusi nella loro abitazione, così come stabilito dal governo per gestire l’emergenza legata all’espansione del Coronavirus.
Per assicurare il rispetto del provvedimento hanno dovuto indossare 24 ore al giorno un braccialetto con un geolocalizzatore, che avvisava le autorità nel caso in cui fossero usciti in strada. Le difficoltà maggiori sono state nel corretto funzionamento del bracciale e nella capacità di procurarsi il cibo e ogni altro genere necessario. Inizialmente, per non essere di peso, hanno consumato quanto avevano in casa, ma dopo una settimana sono stati costretti a ricorrere al numero di assistenza previsto dal governo per le persone sottoposte a quarantena. Gli operatori hanno così provveduto ai pasti a domicilio (assicurandosi che li consumassero) e alla consegna di mascherine da indossare una volta cessato il provvedimento.
Secondo il ministero della salute, a Hong Kong dal 27 febbraio scorso più di 6.000 persone sono state sottoposte a quarantena.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)