Circa mille persone accolte, progetti attivi in 52 città italiane, con una percentuale di persone che abbandonano il programma pari solo al 7% e un utente su tre che ottiene la residenza e il Reddito di Cittadinanza. Sono i dati dell’housing first in Italia, riportati da Caterina Cortese, responsabile dell’area Studio, ricerca e promozione culturale della fio.PSD, la Federazione Italiana Organismi per le Persone Senza Dimora, che è intervenuta a Bologna all’Homeless.
A raccontare come funziona un progetto dall’interno c’è Antonella Macellaro, educatrice della cooperativa sociale "Piazza Grande", che si occupa dei percorsi educativi delle persone inserite nel programma Housing First Co.Bo: “Prima di entrare in casa, la persona che sceglie di far parte del progetto firma un patto di convivenza – spiega -. Le regole sono tre: pagamento della quota mensile, che permette di responsabilizzare la persona, partecipazione ai colloqui con gli educatori e rispetto della civile convivenza”.
Negli ultimi mesi, "Piazza Grande" sta lavorando a un progetto pilota incentrato sulla cura del bello negli appartamenti di housing first. In tre case, si stanno sperimentando attività per rendere gli spazi più colorati e personalizzati. “È un incentivo a vivere la casa e farlo in modo positivo, sentendola come propria”, conclude Macellaro.
(Sintesi redatta da: D'Amuri Vincenzo)