Tra le mura della caserma Lupi di Toscana nascerà un quartiere post Covid, con circa 500 alloggi dedicati all'housing sociale. E' questa una delle novità più significative del piano attuativo approntato per i 53 mila metri quadrati dell'ex caserma che ora entra nel vivo, con la partenza della valutazione ambientale strategica approvata dalla giunta del Comune di Firenze.
In pratica il tema della casa interesserà il 70% della superfice del complesso, ma il progetto ruoterà attorno anche ad un grande spazio centrale, ciclo-pedonale collegato ad un'innovativa linea di trasporto pubblico integrata con la circolazione dei pedoni e caratterizzata da un sistema a guida autonoma, costituito da elementi elettrici su gomma in grado di modulare la capienza in relazione alla domanda. Lungo il nuovo insediamento si alterneranno una serie di spazi pubblici, definiti 'stanze civiche'. L'area sarà inoltre caratterizzata da una lunga fascia continua di verde (sempre permeabile).
In questo senso lo spazio centrale su cui ruota la 'cittadella' "si configurerà, più che come viale, come infrastruttura sociale, verde e di mobilità pubblica", si spiega da Palazzo Vecchio. Sempre nell'asse centrale, le case si alterneranno ad edifici speciali che potranno ospitare start-up e spazi di co-working. Le tre strutture della ex caserma, ovvero l'ex palazzina di Comando e i due edifici laterali, saranno destinate invece ad attività culturali e sociali. "Dopo la Manifattura Tabacchi, il 'buco Belfiore', Santa Maria Novella e Sant'Orsola, parte un nuovo progetto di recupero e riqualificazione per una rinascita profonda della città", sottolinea il sindaco Dario Nardella. "Questo piano segnerà una decisa svolta verso il social housing, dando una forte risposta al bisogno di casa con la destinazione di una superficie di oltre 36 mila metri quadrati ", conclude.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)