Jane Wolf Frances psicologa e autrice del libro “Educare i nostri genitori. Trasformiamo il cambiamento in un viaggio di amore”, è anche la curatrice di un blog molto seguito negli Stati Uniti, intitolato Parentingourparents.org. Sulle pagine del blog, che nasce dall'esperienza con sua madre Lilian, ottantasettenne, ci si incontra per discutere e affrontare le problematiche legate all’invecchiamento dei propri genitori.
Il consiglio che, in questo dialogo aperto con le famiglie, Jane si sente sempre di dare è:"Rimanete calmi quando montano le incomprensioni e frenate le reazioni d’impeto. Ascoltate attentamente i vostri genitori, cercando di aiutarli a raggiungere i loro obiettivi, senza imporre i vostri”.
Spesso, suggerisce, può essere d’aiuto dire loro “Faccio questo per te. Mi piacerebbe che tu facessi qualcosa per me.” Un buon genitore ti risponderà sempre “Ok, cosa posso fare?”. “Semplicemente, lasciarti aiutare”.
Questa osservazione, peraltro, è confermata da uno studio pubblicato nell’agosto 2018 sulla Rivista di Geriatria americana, basato sul lavoro condotto da Lee Lindquist, geriatra della scuola di medicina di Feinberg, negli Stati Uniti. Quando Lindquist ha chiesto a 68 adulti, divisi in 8 gruppi, le motivazioni alla base della loro resistenza ad accettare l’aiuto offerto dai figli, tra le varie risposte ricevute ha annotato: la paura di perdita di autonomia e di indipendenza; divenire un peso per i propri cari; dover rinunciare al controllo sulle proprie vite. Alla sua richiesta su “cosa avrebbe potuto fare la differenza”, gli adulti più anziani hanno risposto che preferivano applicare l’idea di “interdipendenza” anche all’interno della famiglia, e che, per accettare l’aiuto offerto, era importante restituire, a loro volta, l’aiuto a chi lo offriva loro.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)