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Sperelli Andrea

I batteri giusti per vivere cent’anni. Studio individua il segreto della longevità

www.italiasalute.it, 13-05-2016

La composizione del microbiota intestinale come chiave per capire il segreto della longevità. È la scommessa da cui è partita una nuova ricerca Unibo e Cnr, che con questo obiettivo ha analizzato la popolazione batterica intestinale di 24 semi-supercentenari (ovvero soggetti di età compresa tra i 105 e i 110 anni) della provincia di Bologna, confrontandola con quella di centenari (99-104 anni), anziani (65-75 anni) e adulti (20-50 anni) arruolati nella stessa area geografica per limitare le differenze dovute alle abitudini alimentari e allo stile di vita.

 Lo studio è stato promosso dal gruppo di Ecologia microbica della salute del Dipartimento di farmacia e biotecnologie .

“La longevità – spiega la ricercatrice Unibo, Elena Biagi - è un tratto complesso in cui giocano un ruolo chiave la genetica, l’ambiente e il caso. Influenzando molteplici aspetti della fisiologia umana, come il corretto funzionamento del sistema immunitario e del metabolismo energetico, il microbiota intestinale può rappresentare un tassello importante nel definire come e quanto un essere umano può invecchiare mantenendosi in buona salute”.
Dalla ricerca effettuata, infatti, è emersa l’esistenza di un "core microbiota" costituito principalmente da specie simbionti generalmente associate a uno stato di salute e produttrici di molecole estremamente importanti per il nostro organismo come gli acidi grassi a corta catena. L’abbondanza cumulativa di queste specie all’interno del microbiota intestinale diminuisce però con l’avanzare dell’età, favorendo la progressiva proliferazione di specie sub-dominanti e opportunisti pro-infiammatori, presenti in bassa percentuale nei giovani adulti. L’invecchiamento è caratterizzato, inoltre, da cambiamenti nei rapporti di co-occorrenza tra le specie microbiche non appartenenti al "core", cioè nella frequenza con cui due specie appaiono insieme nel microbiota intestinale di un individuo.

È stato inoltre rilevato nei semi-supercentenari un aumento nell’abbondanza di batteri appartenenti alla famiglia Christensenellaceae, un gruppo batterico recentemente salito all’attenzione della ricerca nel campo del microbiota intestinale.
In assenza di studi longitudinali - estremamente difficili da realizzare nel campo della ricerca sulla longevità si può però ipotizzare che la maggiore abbondanza di Christensenellaceae, associata all’osservato aumento di bifidobatteri e Akkermansia, costituisca una sorta di "firma", da ricercare nel microbiota intestinale di persone particolarmente longeve.

(Fonte: tratto dall'articolo)

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Autore (Cognome Nome)Sperelli Andrea
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LinguaItaliano
OriginaleNo
Data dell'articolo2016-05-13
Numero
Fontewww.italiasalute.it
Approfondimenti Onlinewww.italiasalute.it/1253/I-batteri-giusti-per-vivere-cent%E2%80%99anni.html
Subtitolo in stampawww.italiasalute.it, 13-05-2016
Fonte da stampare(Fonte: tratto dall'articolo)
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Sperelli Andrea
Parole chiave: Longevità Ricerca Genetica