Il 7 aprile, nella Giornata internazionale del Lavoro invisibile, i caregivers italiani chiedono di essere riconosciuti e tutelati, come accade in tutti gli altri Paesi europei. Con una lettera, firmata dal Coordinamento famiglie disabili, portano alla attenzione pubblica la condizione in cui vivono alcune migliaia di cittadini italiani in un contesto di gravissima fragilità, totalmente abbandonati dal proprio Paese.Denunciano che la loro aspettativa di vita è ridotta fino a 17 anni come emerge da uno studio della ricercatrice Elizabeth Blackburn, Premio Nobel per medicina del 2009 . Molti di loro, quelli che ce la fanno, si sobbarcano per anni un doppio lavoro con normative previdenziali che hanno ottusamente esteso il loro impegno lavorativo.Le iniziative in atto riguardano il nuovo Isee contro cui hanno promosso un ricorso ed una petizione all’Unione europea per essere a aiutati ad ottenere dal proprio Paese leggi giuste e adeguati riconoscimenti. Di questo sperano di parlare presto con il Presidente della Repubblica in qualità di garante della Costituzione. (Sintesi redatta da: Antonella Carrino)