Alcuni cibi sono diventati simbolo di salute per il loro contenuto di antiossidanti e altri nutrienti. Non esiste però nessun alimento con effetti miracolosi, i «super-cibi» sono un’invenzione del marketing.
La salute in tavola si può guadagnare con una dieta varia, mangiando tutto con moderazione, preferendo frutta e verdura ed escludendo cibi-spazzatura e bibite.
Questa è la tesi del libro «Unsavory Truth: How Food Companies Skew the Science of What We Eat» scritto da Marion Nestle, docente emerita di nutrizione e salute pubblica alla New York University. La Nestle accusa molte ricerche scientifiche sui cibi di essere condizionate da sponsorizzazioni ricevute dall’industria del cibo. Le commissioni nazionali e internazionali che devono stilare linee-guida sull’alimentazione o stabilire i fabbisogni nutrizionali di diverse sostanze - se alcuni dei loro membri hanno legami con aziende alimentari - possono dare indicazioni deviate.
Le regole per una sana alimentazione prevedono di variare i cibi, scegliendo tanti differenti alimenti, possibilmente poco trattati e in quantità tali da bilanciare il dispendio calorico. Inoltre bisogna mangiare tutto, seppure con moderazione.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)