Il Sud Sudan è una delle crisi “dimenticate” dell’Africa, su 12 milioni di abitanti si contano quasi due milioni di sfollati e 1,7 milioni di profughi. Nonostante la presenza di ricchi giacimenti di petrolio le persone sono ridotte alla fame e l'inflazione nel paese è superiore al 300%. Sta naufragando, dopo trent’anni di guerra per l’indipendenza, il sogno di questo nuovo stato, a causa dei rapporti mai risolti tra le etnie maggiori, Dinka, Nuer, Shilok e Zande, rancori legati al controllo della terra e delle tradizioni, ma anche al controllo del petrolio e delle altre risorse geologiche. Nonostante l’accordo di pace imposto dalle Nazioni Unite nel 2015, che non ha mai funzionato, si continua a combattere in situazioni che rendono molto difficile intervenire anche agli operatori umanitari. Una soluzione potrebbe essere di far intervenire il 'Consiglio degli anziani', gli Elders: ne è presente uno in ogni etnia e, anche, se gli 'anziani' sono difensori delle prerogative etniche, sono comunque in contatto con la popolazione e portavoce delle loro esigenze. Un incontro potrebbe risolvere le divisioni delle varie comunità e preparare il terreno all’incontro con la comunità internazionale
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)