Secondo uno studio del prestigioso istituto Mayo Clinic di Rochester (Stati Uniti) quello dei danni alla memoria in seguito ad un’operazione sarebbe un mito da sfatare, almeno per quanto riguarda gli interventi avvenuti dopo i 40 anni di età.
Come spiegano gli esperti «negli anziani, in seguito ad un’anestesia, lo sviluppo di problemi di delirio è abbastanza comune ma si risolve nel giro di qualche giorno». Partendo da questo presupposto gli autori della ricerca hanno voluto verificare gli effetti a lungo termine di questa procedura. Per farlo hanno analizzato - partendo dal 2004 - un gruppo di quasi 2000 persone, dell’età compresa tra i 70 e i 90 anni, che all’inizio dello studio non presentavano problemi legati a declino cognitivo.
Ricostruendo la storia clinica i ricercatori hanno constatato che l’85% dei partecipanti si era sottoposto nella vita (dopo i 40 anni) almeno ad un intervento chirurgico che prevedeva anestesia totale. Analizzando le capacità cognitive - con una cadenza annuale - di tutti i partecipanti non è emersa nessuna correlazione tra declino cognitivo legato all’età e anestesia.
Però se l’associazione non sembra esserci dopo i 40 anni, problemi di declino cognitivo in seguito ad anestesia sembrano emergere quando l’operazione–in particolare quelle che coinvolgono il sistema vascolare - viene effettuata dopo i 60 anni.
(Fonte: tratto dall'articolo)