Si svolge a Roma, dal 17 al 20 settembre, la 68esima riunione del Comitato regionale dell’Oms Europa. L’evento traccerà un bilancio di quanto è stato raggiunto in termini di obiettivi posti dal quadro 'Salute 2020' e di quali priorità indicare per il 2030. Sarà anche l’occasione per presentare l'European Health Report (Relazione sullo stato di salute in Europa).
Dai primi risultati emerge che l'Italia è ai primi posti, in Europa, nel limitare i danni da fumo, alcol, sovrappeso e obesità, nella popolazione adulta. L’aspettativa di vita alla nascita è la seconda più alta di tutti i Paesi dell’Unione europea e, due terzi degli italiani, godono di buona salute. Per ciò che concerne l’Europa, i dati più recenti dimostrano anche, in media, i cittadini europei vivono un anno in più rispetto a cinque anni fa. Il numero di morti per tutte le cause e per tutte le età è diminuito del 25% dal 2000. Nel Continente si sta superando l’obiettivo dell’1,5% di riduzione annuale delle morti premature causate da malattie cardiovascolari, cancro, diabete mellito e patologie respiratorie croniche fino al 2020. Desta preoccupazione il dato relativo ai maschi europei: vivono più a lungo e più in salute ma, l’attesa di vita alla nascita, varia da 64 ad 81 anni in base al Paese in cui si vive. Un uomo dell’ Est ha cinque volte più probabilità di morire prima dei 45 anni rispetto ad uno dell’ Ovest.
(Fonte: www.adnkronos.it)