La giornalista religiosa francese Isabelle De Gaulmyn ha scritto sul suo blog “Une foi par semaine” una lettera di disdetta di abbonamento ad una rivista di accompagnamento alla liturgia fatta da un’anziana coppia. I due coniugi, di 91 e 84 scrivono che vanno a Messa il sabato, ma che “La nostra capacità di leggere viene meno. Prions en Église è stata la nostra compagna: un grande grazie. Dispiaciuti di lasciarvi, vogliate gradire i nostri saluti più sinceri”. Prendendo spunto da queste righe la giornalista descrive un tipo di credente (e di lettore) ormai in estinzione, che andava alla Messa prefestiva, e prendeva il sussidio liturgico come momento di approfondimento alla pratica religiosa. La giornalista sottolinea come l’opinione pubblica ecclesiale non veda questo tipo di persone, perché ben sanno che, una volta scomparsi, non saranno sostituiti, e che nel momento in cui non ci saranno più la Chiesa si dovrà reinventare. Infatti quel tipo di appartenenza alla Chiesa è stato possibile anche grazie ad una copiosa produzione editoriale (liturgica, pastorale, catechetica, missionaria, culturale, teologica...), che è completamente da reinventare, considerando soprattutto che ora c'è la Rete.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)