La differenza nei livelli dei Lea ( livelli essenziali di assistenza) fra le regioni italiane testimonia che la Sanità italiana è una sanità diseguale in cui accanto a sistemi sanitari regionali prossimi all’ eccellenza convivono sistemi sanitari che faticano a competere anche con i sistemi sanitari dei paesi in via di sviluppo. La Calabria insieme alla Campania ha la peggiore performance nel rispetto dei Lea. Queste criticità rivelano la violazione del diritto fondamentale alla salute per delle categorie di persone in situazione di particolare fragilità come i malati di tumore, le gestanti, i disabili e gli anziani. Quella della sanità diseguale è una grande ingiustizia che subiscono i calabresi. Bisogna intervenire subito su liste d’attesa e rigenerazione dei servizi ospedalieri.Occorre riprogettare e rendere efficiente la rete dell’emergenza-urgenza che, com’è fatta oggi, lascia senza assistenza quasi la metà della popolazione calabrese.Occorre riprogettare la rete dei servizi territoriali, valorizzando il ruolo dei medici di base e introducendo strumenti di teleassistenza e di telemedicina. Sono interventi a costo zero, che non necessitano di risorse aggiuntive, ma che hanno bisogno solo di capacità di programmazione e di competenza.
(Sintesi redatta da: Macheda Maria Gabriella)