Recentemente sono stati resi noti alcuni dati significativi sull'aumento delle persone ultraottantenni che si recano al pronto soccorso degli ospedali; esse rappresentano il 12% delle persone che accedono a questo servizio, e aumentano di circa 100.000 persone in più ogni anno. Il fenomeno è allarmante, perché l'aumento supera di gran lunga il contemporaneo aumento dei cittadini di quella fascia di età; evidentemente alla base vi è stato un qualche cambiamento epidemiologico ed organizzativo. La problematica quantitativa ha sollevato l'attenzione sulle modalità di assistenza alla persona molto anziana quando accede al pronto soccorso che non deve essere trattata come l'adulto o il giovane. Questa problematica è al centro delle attenzione dei sanitari. Da molti anni è stato proposto una codice specifico che segnali la presenza in pronto soccorso di un anziano fragile. A questo proposito sono in via di sperimentazione alcuni reparti di Osservazione Breve Intensiva geriatrica, ambiti dove l'anziano fragile che presenta aspetti diagnostici e prognostici incerti viene preso in carico in modo accurato e multidimensionale per un massimo di 48 ore. Si evitano così i rischi, sia quelli di ricoveri precauzionali inutili sia il rinvio a casa di persone che beneficerebbero di cure adeguate nell'ospedale.
(Fonte: tratto dall'articolo)