Dopo la sparizione dei voucher per pagare a ore colf e baby sitter, il governo sta studiando il modello francese. In Francia i collaboratori domestici si contattano tramite un sito internet dedicato e si può pagare on line o con buoni acquistabili in tabaccheria. Inoltre le famiglie francesi che usano il Cesu (Chèque emploi services universal), hanno un credito d’imposta che copre la metà della spesa, fino a un massimo di 6 mila euro l’anno. Quindi, a fronte di una spesa di 3 mila euro quest’anno, il prossimo potranno risparmiare la stessa cifra di tasse. In Francia funziona, anche se ha un costo per lo Stato, che paga quasi tutti i contributi per la pensione e per la malattia di baby sitter e badanti al posto delle famiglie, e a quest’ultime restituisce la metà dei soldi spesi. Per farlo da noi non ci sarebbero problemi tecnici, ma lo Stato non può pagare i contributi al posto delle famiglie e restituire loro una parte della somma spesa. Per ora in Italia si può detrarre dalle tasse una parte dei contributi versati, per applicare il modello francese servono 7 miliardi.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)