Nel 2045 avremo in Italia sei milioni di anziani in più. La vita media è di 83 anni, inferiore solo di un anno a quella del Giappone che detiene il primato mondiale.
L’Italia detiene il primato del Paese più longevo d’Europa: una persona su cinque ha più di 65 anni e l’indice di vecchiaia è pari a 154, ovvero ci sono 154 anziani ogni 100 giovani. La nostra attesa di vita alla nascita è di 85 anni per le donne e 80 anni per gli uomini. Gli ultracentenari sono 19mila con un rapporto donne-uomini di cinque a uno.
Sono alcuni dei dati emersi nel corso del convegno "Sana longevità - La ricerca medica tra Giappone e Italia".
«Il costo degli anziani incide profondamente sul welfare, specie per quanto riguarda la previdenza e la sanità. In Italia sei anziani su dieci sono portatori di una o più malattie croniche anche invalidanti che si possono però prevenire: la percentuale degli anziani con menomazione funzionale in una o più attività della vita quotidiana è diminuita del 10 per cento negli ultimi dieci anni. È lo scenario dell’healthy aging, di una longevità sana che costringe a passare da una medicina del fenomeno semplice, centrata sulla malattia acuta, a una medicina della complessità, centrata sulla persona, con una rete di servizi sul territorio», ha affermato il Professor Carlo Vergani, Geriatra, co-autore del libro “Ancora giovani per essere vecchi”.
(Fonte: tratto dall'articolo)