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I ricercatori sono arrivati (forse) alla diagnosi precoce dell’Alzheimer: nuove cure in arrivo?

www.pazienti.it, 31-05-2018

Una nuova definizione della malattia di Alzheimer può cambiare radicalmente la diagnosi e la terapia per tale malattia? Sembrerebbe di sì. Le nuove linee guida pubblicate in aprile su Alzheimer’s & Dementia modificano la diagnosi dell’Azheimer sulla base o meno di alcuni marcatori biologici, detti anche biomarcatori. Attualmente, però, tale ridefinizione sarà confinata soltanto a scopo di ricerca e non andrà ad incidere sulla diagnosi dei pazienti. Prima che questo avvenga, infatti, sono necessari ulteriori studi di conferma. Intanto, è bene però cercare di capire come potrebbe modificarsi la terapia, grazie a una diagnosi precoce. La ricerca sul morbo di Alzheimer è ancora in atto, è vero. Ma sembrerebbe essere davvero a buon punto. Secondo il dr. Jason Karkawish, autore delle linee guida, «la nuova definizione è un tentativo di spiegare meglio le cause che determinano problemi cognitivi e in secondo luogo potrebbe dare ai medici l’opportunità di prescrivere trattamenti in grado di rallentare o persino prevenire la demenza».

(Fonte: tratto dall'articolo)

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LinguaItaliano
OriginaleNo
Data dell'articolo2018-05-31
Numero
Fontewww.pazienti.it
Approfondimenti Onlinewww.pazienti.it/news-di-salute/ricercatori-forse-hanno-identificato-le-vere-cause-delle-demenze-nuove-cure-arrivo-30052018
Subtitolo in stampawww.pazienti.it, 31-05-2018
Fonte da stampare(Fonte: tratto dall'articolo)
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Parole chiave: Malattia di Alzheimer Ricerca