Spazi separati per i bei ricordi e quelli cattivi: il cervello li conserva in “cassetti” diversi. Si tratta di due gruppi di neuroni, programmati per codificare e conservare solo le memorie piacevoli o solo quelle sgradevoli. Quando i ricercatori hanno stimolato i neuroni della ricompensa, l’attività in quelli della paura si fermava, e viceversa. L'ipotesi formulata dagli studiosi è che il cervello cerca di tenerli costantemente in equilibrio e se uno prevale sull’altro, si creano degli squilibri che possono causare disturbi dell’umore, come la depressione. A scoprire questo meccanismo sono stati i ricercatori coordinati da Joshua Kim, del Massachussets Institute of technology (Mit), il cui studio è pubblicato sulla rivista Nature Neuroscience.
(Fonte: tratto dall'articolo)