L'intervento a domicilio è proprio specifico: l'apparente assenza di setting, l'accoglienza dell'altro nel suo territorio (e non nel proprio), gli obiettivi di contenimento protettivo e insieme di apertura verso il mondo, la conciliazione fra tempi dell'organizzazione e tempi di vita, la solitudine dell'operatore, il senso del ruolo e della professionalità nelle case e nelle vite altrui... Gli operatori domiciliari - socio-assistenziali o educativi - conoscono la complessità e il fascino del loro lavoro, che rischia però di restare sconosciuto ai più: sui servizi domiciliari si è scritto troppo poco, anche se esistono da decenni.
Ecco, allora, perché questo volume. Per contrastare l'oblio professionale, mettere nero su bianco la storia e la competenza di servizi e operatori, costruire e diffondere cultura, non disperdere un inestimabile patrimonio: il patrimonio che le narrazioni professionali, di chi vive e lavora in questi servizi così "invisibili", densi di fatica e bellezza del prendersi cura, possono mettere a disposizione del mondo.
Il volume testimonia un'esperienza specifica, realizzata con la Cooperativa Sociale Cogess di Milano a partire da alcuni laboratori di scrittura professionale: si è trattato di un vero e proprio percorso di ricerca e rielaborazione dell'esperienza, sviluppato nell'arco di tre anni, il cui esito viene proposto a chi, a vario titolo, è interessato al mondo della cooperazione, della domiciliarità, della territorialità.
Il testo si snoda e si sviluppa lungo due binari paralleli: uno più tecnico-documentativo, l'altro più autobiografico. Entrambi contengono ricostruzione storica e attualità, dimensioni gestionali e operative, tecnica ed emozione, riferiti all'incontro con anziani, persone con disabilità, minori e nuclei familiari, in contesti domiciliari e territoriali. (Fonte: www.maggiolieditore.it)