Secondo i dati della Società Italiana di Cardiologia geriatrica e dal gruppo Italiano di Cardiologia Riabilitativa i settantenni di oggi, oltre a sembrare più giovani, hanno meno possibilità di subire un infarto. Spiega il presidente Sicge Alessandro Boccanelli che, grazie ai trattamenti con le statine dell'ipercolesterolemia e dell'ipertensione arteriosa, c’è stata una forte riduzione della malattie cardio e cerebrovascolari, quindi infarto e ictus. Secondo lo studio Predictor però, effettuato su 2mila persone tra 65 e 84 anni, risulta che circa il 42% di tutta la popolazione ha un certo grado di disfunzione della pompa cardiaca, che li porterà ad avere, anche se dopo molti anni, un’insufficienza cardiaca. La SICGe con Federanziani, ha messo in atto un grande progetto di prevenzione itinerante che studia il cuore degli anziani e grandi anziani, per verificare, su un grosso campione, come è cambiata la biologia del cuore degli anziani di oggi e cosa sia meglio fare per la prevenzione. Si chiama “Il cuore di?” e prende il nome del luogo dove viene fatta la rilevazione.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)