Le persone anziane che rimangono vedove presentano un rischio maggiore di declino cognitivo. Due gli antidoti per arrestare questo fenomeno: un alto livello di istruzione o avere almeno un fratello in vita. È quanto emerge da una ricerca pubblicata su The American Journal of Geriatric Psychiatry e condotta da un team di scienziati guidato da Giyeon Kim, della Chung-Ang University di Seoul. I ricercatori hanno analizzato i dati relativi a 6.766 adulti americani di oltre 50 anni di età che avevano preso parte al 1996-2012 Health and Retirement Study. Questo ampio studio aveva valutato la condizione di vedovanza, i punteggi dei test di funzionamento cognitivo e altri fattori come istruzione, secondo matrimonio, stato di salute e membri viventi della famiglia. I punteggi cognitivi per chi aveva perso il coniuge erano costantemente di mezzo punto più bassi rispetto a chi non era vedovo. Inoltre, ogni ulteriore anno di vedovanza diminuiva il punteggio di un quarto di punto. Allo stesso tempo, avere un alto livello di istruzione o almeno un fratello vivente si mostrava un fattore preventivo del declino associato alla vedovanza.
(Fonte: tratto dall'articolo)