I bambini di Venezia raccontano e disegnano la loro Acqua Granda a scuola per superare lo shock. La narrazione per immagini, grazie al passaparola tra classi, sarà presto una mostra e i temi sull’"ultima notte di Venezia" diventeranno un libro. Al termine i disegni e i racconti saranno infine messi in vendita e i piccoli autori hanno deciso di destinare il ricavato «serviranno per ricomperare le cose che i nostri nonni hanno perduto, per restituire i giochi agli amici che non ne hanno più».
Venezia, la città più vecchia d’Europa, dove sei abitanti su dieci hanno oltre i 70 anni, risorge grazie ai suoi bambini. A Burano e all’asilo San Giuseppe, gli alunni hanno disegnato un fiore, simbolo di «città e laguna che tornano a sbocciare » in autunno, e questi fiori di carta saranno affissi sulle porte delle case e dei negozi più colpiti dall’acqua alta. Gli psicologi segnalano che i bambini scrivono dell’eccezionale acqua alta del 12 novembre per liberarsi dei ricordi li opprimono
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)