Il 118 è stato fondamentale per supportare le Rsa piemontesi alle prese con l'emergenza Coronavirus, dal primo marzo al 29 aprile hanno infatti effettuato nelle strutture 1134 interventi. La maggior parte sono diventati poi ospedalizzazioni.
Un servizio che ha funzionato, al contrario di quanto accaduto con le Asl e la Regione, che hanno effettuato con ritardo i tamponi. Il problema è che comunque le Rsa non sono concepite per affrontare le «fasi acute», sono luoghi di lunga degenza. Per questo motivo, ad esempio, i dispositivi di protezione individuale o non erano previsti o erano in numero insufficiente.
Di conseguenza le strutture si sono sentite abbandonate nell'affrontare l'emergenza ed hanno subito anche i problemi dovuti alla carenza del personale dimezzato da contagi o presunti tali. Ora le Rsa si trovano con gravi problemi economici legati aia all'aumento dei prezzi di gestione, pensiamo ad esempio alle mascherine, che alle richieste di modifica degli edifici.
Tutto questo alzerà il rischio di chiusura di molte strutture.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)