Il Prof. Marcello Maggio, direttore della Clinica Geriatrica e professore associato all’ateneo di Parma, fa il punto sulle strategie mirate alla prevenzione delle malattie neurodegenerative, che in questi anni hanno segnato una svolta epocale.
Oggi la prevenzione è la strada maestra per una vita di qualità anche dopo gli 80 anni: intercettare e prevenire il rallentamento cognitivo e motorio è infatti la condizione affinché, in assenza di patologie debilitanti, l’anziano oggi possa avere una vita soddisfacente.
La sfida è duplice: vedere le patologie prima che queste si inneschino diventando disabilitanti e puntare sull’autonomia dell’anziano. La parola d’ordine è “invecchiamento attivo”, per la quale è in corso di definizione anche una legislazione nazionale.
"Per conseguire l’obiettivo dell’invecchiamento attivo - spiega il Prof. Maggio - seguiamo l’anziano con programmi mirati: una corretta nutrizione e una mirata attività motoria rappresentano aspetti che non possono non andare a braccetto con l’aggregazione, che inizia proprio negli ambulatori, dove magari gli anziani si incontrano e interagiscono.
(Sintesi redatta da: Mamini Marcello)