Secondo i risultati ottenuti dal National Runners’ and Walkers’ Health Study dell’American Heart Association, raccolti su quasi 50mila persone, gli effetti di camminata e corsa si equivalgonodal punto di vista della salute cardiovascolare e metabolica. La riduzione del rischio di ipertensione, colesterolo alto, diabete e coronaropatie è simile, a parità di calorie consumate. Correre allunga la vita, come camminare: la probabilità di morire per cause cardiovascolari e tumori si riduce fino al 50-75 %, e in media i runners vivono tre anni di più rispetto a chi non pratica la corsa.
Basterebbero cinque minuti al giorno per avere benefici in termini di mortalità, ma la corsa non è per tutti e come spiega Gianfranco Beltrami, membro del consiglio direttivo della Federazione Medico Sportiva Italiana (FMSI): "Per chi ha problemi articolari come l’artrosi, per chi è in sovrappeso, per i pazienti con malattie respiratorie o cardiovascolari la corsa non è l’attività aerobica giusta. Molto meglio camminare, per ridurre il sovraccarico articolare e sul sistema cardiorespiratorio".
Un’opzione ugualmente valida e intermedia per tipo di sforzo è il Nordic Walking, la camminata con le bacchette. Muovendo infatti anche le braccia si tonificano dorsali, pettorali e tutta la parte alta del corpo. Inoltre, per apprendere la tecnica bastano una o due lezioni ed è importante farlo, perché il metodo corretto impone una postura dritta che rende l’esercizio ancora più utile della normale camminata.
Tuttavia, che si scelga la passeggiata, il Nordic Walking o la corsa, l’importante è raggiungere una buona intensità di sforzo. L’allenamento infatti può durare poi anche solo 15 o 20 minuti, ma dovrebbe essere quotidiano. Gli anziani dovrebbero valutare con una prova da sforzo il grado di intensità sostenibile senza rischi, e tenerla come obiettivo da raggiungere regolarmente: allenarsi una volta ogni tanto è deleterio, perché un’attività di norma ben tollerata dopo uno stop protratto può rivelarsi perfino rischiosa e provocare qualche disturbo cardiaco.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)