Il peer supporter (supporto tra pari) è un supporto sociale non professionale, organizzato, accompagnato a un supporto pratico. I peer supporter sono persone che hanno vissuto direttamente (come pazienti o come familiari) una malattia e, attraverso un processo personale di tipo esperienziale, hanno imparato a essere esperti della propria condizione di vita per aiutare altre persone (pazienti o familiari) che soffrono della stessa patologia. La finalità non è terapeutica, ma di sostegno emotivo. Il ruolo di chi supporta è definito a priori in modo formalizzato.
Nel panorama internazionale e nel nostro Paese il supporto tra pari è presente in ambito sanitario (nei servizi per la psichiatria è sempre più diffuso), dai servizi territoriali al reparto ospedaliero, sia in casi di cura di malattie tumorali che in contesti di vita legati alla disabilità. Nei Paesi anglosassoni è molto presente nei servizi, territoriali e ospedalieri, che si occupano di HIV o di diabete, e in altri ambiti, come quello scolastico.
Il peer support è diffuso anche nel lavoro con gli anziani, tra i caregiver di pazienti con Alzheimer. Infine, ci sono casi di supporto tra pari attivati in contesti penitenziari. Quindi, sono diversi i contesti in cui si ricorre al peer support. Ci sono, inoltre, tante esperienze di peer support formalizzato online, con molti soggetti erogatori possibili: associazioni, cooperative, ospedali, programmi specifici organizzati da professionisti o nelle comunità.
Come si può intuire, il supporto tra pari prevede diversi gradi di coinvolgimento (può essere altamente formalizzato o adottare interventi più informali), così come può essere individuale o di gruppo. Come ben si può comprendere, il ruolo è complesso e richiede diverse e specifiche qualità (un atteggiamento di base positivo, buone competenze relazionali, capacità di esplicitare le proprie strategie di fronteggiamento), ma è una pratica che vale la pena sperimentare, perché, laddove presente, è un valore aggiunto alla qualità dei servizi erogati alla persona, facilita il lavoro dell’operatore e alla lunga riduce i costi.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)