La mobilitazione, organizzata da Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil, è nata per protestare contro la rivalutazione dei trattamenti delle pensioni ed ha ricevuto adesioni in tantissime province italiane con presidi davanti alle Prefetture. La protesta sfocerà in una grande manifestazione nazionale all’inizio del 2019. Il Governo è accusato di aver «fatto cassa con i pensionati, utilizzati come bancomat per finanziare la legge di Bilancio», contestando la norma che prevede uno stop per tre anni alla piena rivalutazione delle pensioni superiori a tre volte la minima. Il risparmio per il Governo sarà di due miliardi di euro nel trienni ma dai calcoli della Uil, le mancate rivalutazioni pregresse costano ai pensionati la perdita 30% del loro potere d'acquisto. Per questo è stato richiesto l’avvio di tavoli di confronto sui punti della piattaforma unitaria varata ad ottobre scorso, dal lavoro alla previdenza al fisco.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)