A tenere banco nella finanza italiana sono quattro “Paperoni” ultra-ottantenni, molto diversi tra loro e come unico elemento comune di essere nati prima della seconda guerra mondiale, negli anni 30.  
Sono Carlo De Benedetti (classe 1934), Leonardo Del Vecchio (1935), Luciano Benetton (1935), Silvio Berlusconi (1936) e sono alle prese, di nuovo, con battaglie finanziarie e industriali in Borsa. In questi giorni stanno rendendo arduo il lavoro ai giovani analisti delle banche d’affari italiane ed estere, costringendoli a sfornare report di scenario sulle ripercussioni che le loro mosse avranno su varie società quotate in Borsa. L’ultimo ad essere rientrato in scena è Carlo De Benedetti, che anni fa aveva lasciato quote societarie e incarichi aziendali ai figli, ed è tornato con l’offerta per rilevare il 29,9% di Gedi che fa capo a Cir. La holding, presieduta dal figlio Rodolfo, ha rifiutato l’offerta. Silvio Berlusconi insieme ai figli sta portando avanti la battaglia insieme ai figli in Borsa e in Tribunale nella sfida Mediaset-Vivendi del finanziere francese Vincent Bolloré per costruire il polo europeo delle tv. Luciano Benetton è tornato alla guida dell’omonima società di abbigliamento dopo il delisting da Piazza Affari e si sta occupando del rilancio del marchio e delle sorti della holding di famiglia Edizione, gruppo che controlla tra gli altri Atlantia, Autogrill, Cellnex e svariate partecipazioni finanziarie di rilievo (ad es. Generali e Mediobanca). Leonardo Del Vecchio infine, dopo aver realizzato la fusione multimiliardaria tra la sua Luxottica e la francese Essilor potrebbe proseguire la “scalata”, con cui per ora ha rastrellato sul mercato poco meno del 7% del capitale di Mediobanca. Nel caso in cui si arrivasse ad una conta delle azioni, Del Vecchio si troverà davanti la Fininvest dei Berlusconi e la Edizione dei Benetton. Ci sarebbe anche il «giovane» Ennio Doris (classe 1940), che, secondo gli analisti di Citi, potrebbe, con una fusione tra la Mediobanca di Berlusconi e la sua Mediolanum, essere una risposta all’avanzata di Del Vecchio.