Domenico Grimaldi, docente di Medicina della Famiglia dell’Università di Catania, spiega come comportarsi in caso di ictus e quali sono i comportamenti da adottare per cercare di prevenirlo. Innanzitutto è necessario agire sui fattori di rischio personali e sugli stili di vita, per evitare il cosiddetto “stroke”. E’ importante anche un’adeguata preparazione del personale ospedaliero per prendersi carico del paziente colpito da ictus.
La gestione dell’episodio acuto (l’ictus improvviso) deve poter essere adeguata, per ottenere i migliori risultati possibili. Per cui, appena insorto, l'ictus necessita di una funzionante e ben collaudata rete, costituita da una fase preospedaliera, una fase ospedaliera ed una post ospedaliera.
Riconoscere le prime fasi significa allertare il sistema di urgenza emergenza 118 con trasferimento del malato il più velocemente possibile all’ospedale più idoneo alla diagnosi e trattamento. Non di importanza secondaria è la presa in carico post ospedaliera, al domicilio del paziente da avviare ad una riabilitazione personalizzata.
(Sintesi redatta da: De Felicis Dario)