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Zoli Serena

Ictus cerebrale: la gravità si può dedurre da una goccia di sangue

www.fondazioneveronesi.it, 06-01-2021

Individuato un biomarcatore nel sangue che potrebbe indicare l’estensione del danno provocato dai diversi tipi di ictus e predire la prognosi per i pazienti colpiti. Lo studio, condotto da un gruppo di ricercatori della Mayo Clinic in Florida (Usa), è stato pubblicato sulla rivista Science Translational Medicine. Questo marcatore è una proteina nota come neurofilamento leggero (Nfl) ed è abbondante nei neuroni. Quando queste cellule cerebrali sono colpite da un ictus o da altri problemi neurologici, l’Nfl viene rilasciato nel fluido cerebrospinale e nel sangue. La quantità di Nfl rilasciato è indicativa della lesione nei neuroni: questo quanto affermato dai ricercatori della Mayo Clinic.

L’ictus è un’importante causa di morte, ma i sintomi che può provocare sono di un ampio raggio: dall’attacco temporaneo e con poche conseguenze alla grave disabilità a lungo termine. «Per questo, poter prevedere con una certa sicurezza la prognosi di un paziente è importante anche per mettere a punto la terapia più appropriata - osserva Tania Gendron, prima autrice della ricerca -. Abbiamo cercato di determinare se la quantità di Nfl nel sangue potesse venire usata per la prognosi dopo un ictus, sia che si tratti di un ictus ischemico, che si verifica quando il sangue che va al cervello è bloccato da un coagulo, o di un ictus emorragico, che si ha quando un vaso sanguigno debole si rompe e riempie di sangue il cervello».

Oggi si usano le tecniche di imaging per verificare l’entità del danno cerebrale. I ricercatori della Mayo Clinic si augurano che diminuiscano questi tipi di accertamento e che, intanto, venga potenziata la sperimentazione clinica su questo tema. Conclude il dottor James Meschia: «Abbiamo fiducia che la nostra scoperta cambi il modo in cui sono curati i pazienti, con una più rapida e affidabile comprensione degli effetti terapeutici. E permetta di meglio individuare le tecniche di riabilitazione più adatte a quel paziente».

(Fonte: tratto dall'articolo)

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Autore (Cognome Nome)Zoli Serena
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LinguaItaliano
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Data dell'articolo2021-01-06
Numero
Fontewww.fondazioneveronesi.it
Approfondimenti Onlinewww.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/neuroscienze/ictus-cerebrale-la-gravita-si-puo-dedurre-anche-da-una-goccia-di-sangue
Subtitolo in stampawww.fondazioneveronesi.it, 06-01-2021
Fonte da stampare(Fonte: tratto dall'articolo)
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