Le persone che seguono una dieta vegetariana ricca di frutta secca, verdura e soia hanno un rischio minore di ictus rispetto alle persone che seguono una dieta che comprende carne e pesce. E’ il messaggio che emerge da uno studio pubblicato su Neurology, la rivista dell'American Academy of Neurology.
"L'ictus è la seconda causa di morte più comune al mondo e una delle principali cause di disabilità", ha detto l'autore dello studio Chin-Lon Lin, M.D. dell'Università Tzu Chi di Hualien, Taiwan.
"L'ictus può anche contribuire alla demenza".
Lo studio ha coinvolto due gruppi di persone provenienti da comunità buddiste di Taiwan, dove si incoraggia una dieta vegetariana e si scoraggia il fumo e il consumo di alcolici. All'inizio dello studio, l'età media di tutti i partecipanti era di 50 anni e nessuno aveva avuto un ictus. Un primo gruppo di 5.050 persone è stato seguito per una media di sei anni.
Il secondo gruppo di 8.302 persone è stato seguito per una media di nove anni. I due studi prospettici hanno dimostrato che una dieta vegetariana è associata a un rischio minore di ictus ischemico e di ictus emorragico.
I risultati della popolazione dello studio a Taiwan potrebbero non essere generalizzabili in tutto il mondo ma si tratta di uno studio importante, di lunga durata, che ci dà un messaggio chiaro: se potessimo ridurre il numero di ictus da parte di persone che modificano la loro dieta questo avrebbe un impatto importante sulla salute pubblica in generale.
(Sintesi redatta da: Lupini Lucio)