L'ictus registra in Italia 150.000 nuovi casi ogni anno. E si è ormai alla soglia del milione di persone che convivono con disabilità conseguenti e il reinserimento professionale di chi ne è colpito registra un forte divario in caso di danno cerebrale severo (il 20% rientra al lavoro entro l'anno) o di danno cerebrale di bassa o media entità (a rientrare al lavoro entro l'anno è una percentuale del 71,9%).
Se ne parla al convegno "Ictus: fattori di rischio, prevenzione e riabilitazione", organizzato dalla Fondazione Santa Lucia Irccs e da Inail. "Tra gli ostacoli più rilevanti - osserva Stefano Paolucci, direttore dell'Unità di Neuroriabilitazione dell'Irccs Santa Lucia - ci sono le disabilità cognitive, innanzitutto i difetti di attenzione e la perdita dell'uso del linguaggio provocato dall'afasia, ovvero deficit tipicamente presenti nei casi di ictus con danno cerebrale esteso. Influisce anche la depressione, ma in modo non altrettanto decisivo".
(Fonte: tratto dall'articolo)