Più della metà dei pazienti colpiti da ictus richiede un aiuto per l'assunzione delle terapie. E'quanto emerge da uno studio dell'Università di Cambridge che è stato pubblicato sul British medical journal. La ricerca vede due firme italiane: Anna de Simoni e Gian Luca Di Tanna della London School of Medicine. Secondo i ricercatori, quattro persone su dieci che hanno avuto un ictus ne hanno un altro entro dieci anni. Poiché un secondo ictus comporta un maggior rischio di invalidità e morte rispetto a quelli della prima volta, è importante che proprio per ridurre il rischio si assumano farmaci ogni giorno. Più della metà degli intervistati (il 56%) ha bisogno di aiuto nell'assunzione difarmaci. Ciò riguarda sia l'aiuto per le prescrizioni e per la raccolta di medicinali (il 50%), sia per il promemoria dell'assunzione (36%) e l'aiuto alla deglutizione (il 20%). Circa una persona su dieci (l'11%) ritiene debba aver bisogno di più aiuto. Circa un paziente su tre (il 35%) ha dichiarato di aver perso l'assunzione di farmaci nei precedenti 30 giorni.
(Fonte: tratto dall'articolo)