La urolitina A è la sostanza a cui si devono le qualità antiage del melograno, questo secondo la ricerca pubblicata su Nature Medicine dai ricercatori dell’università di Losanna, Svizzera. La sostanza è il prodotto della digestione di alcuni principi attivi del melograno (presenti anche nelle noci e in alcuni frutti di bosco) chiamati eligitannini, metabolizzati dalla flora batterica intestinale. Nella ricerca si è visto che dandoli direttamente ai vermi e ai topi anziani si allunga del 45% la vita media. Questa azione deriva dall’effetto sui mitocondri (le centrali elettriche della cellula) soprattutto su quelle delle fibre muscolari, che mantengono o riacquistano tonicità, allontanando e attenuando uno dei principali deficit dell’invecchiamento. Gli studiosi hanno già fondato un azienda, Amazentis, dove hanno avviato le prime sperimentazioni nell’uomo. Se i risultati saranno confermati, la sostanza potrebbe a breve diventare un nuovo integratore alimentare, e si potrebbe verificarne le proprietà contro la degenerazione delle fibre muscolari.
(Sintesi redatta da: Flavia Balloni)