Gabriella Bissacco dell’Auser di Bolzano, sezione in cui dal 1994 è la responsabile del progetto “Il pomeriggio conosce cose che il mattino nemmeno sospettava”. L’idea è sperimentare diverse tecniche espressive per favorire l’inclusione e il diritto allo sviluppo della creatività in tutte le età della vita.
È così che al Circolo La Ruota di Bolzano, diventato ormai come “il salotto di casa”, gli ultraottantenni possono mettersi alla prova con il canto, l’improvvisazione teatrale, il disegno o i laboratori di racconto autobiografico. “Il coro conta una ventina di partecipanti, tra cui una signora di 96 anni, – dice la Bissacco – Sono tutte persone con patologie importanti, disabilità, problemi di memoria e cognitive. Ma quando cantano, riprendono in mano la loro vita. Tra l’altro sono molto richiesti, si esibiscono nelle case di riposo, dove non si distingue tra coristi e ospiti”. Sono 58 gli anziani coinvolti nel progetto, con 2.139 presenze nelle diverse attività e laboratori, per un totale di 2.654 ore. “Una volta alla settimana un volontario insegna loro anche a disegnare – racconta Bissacco – e ho visto persone che non riuscivano a tenere in mano la matita, disegnare e magari anche scrivere qualcosa”. Sono circa 150 i volontari dell’Auser di Bolzano. Ed è grazie a loro che vengono realizzate tutte queste attività a favore delle persone anziane.
(Fonte: tratto dall'articolo)