'Il crimine non va in pensione' è il titolo del film di Fabio Fulco - prodotto dalla Stemo Production, casa di produzione indipendente diretta da Claudio Bucci e Rosa Chiara Scaglione - presentato ieri nella Sala Bingo Araldo di Roma. Fabio Fulco, che del film è regista e interprete, affronta la tematica della ludopatia nella terza età in chiave ironica, mostrando uno spaccato delle giornate trascorse al centro anziani “Santa Margherita”, la cui tranquillità viene sconvolta dal malore di una signora che scopre di aver perso tutti i risparmi in una scommessa illegale. “Il crimine non va in pensione” è un film che affronta l’annosa questione degli anziani che tra l’abbandono e la solitudine finiscono nella rete della dipendenza dal gioco e che con leggerezza e intelligenza parla anche di riscatto sociale. “Mi sono innamorato dell'idea del film per più di un motivo, ma quello che vale la pena riportare in questa sede è che la storia tratta di riscatto sociale” – afferma il regista – “Ecco, per me questo film è un grido di speranza, di amore e ancora di giustizia, un atto di fede all'animo umano che trascende l'età anagrafica”. Quella della dipendenza dal gioco è una patologia assai diffusa tra gli over 65, per numerose ragioni: prime tra tutte, l’alta vulnerabilità dei soggetti ed il loro bisogno di relazioni.
(Fonte: tratto dall'articolo)