Roche, in collaborazione con le associazioni Anmar e Apmar e +Lab, unità di ricerca del Politecnico di Milano, ha organizzato delle giornate al +Lab di Milano con un gruppo formato da pazienti con malattie reumatiche, designer e progettisti, terapisti occupazionali, reumatologici. L’idea era di creare oggetti di uso comune e quotidiano adatti a chi ha problemi articolari. Il progetto “Noi non ci fermiamo” ha coinvolto persone che soffrono di questa malattia che hanno testato i diversi prototipi, suggerendo le eventuali modifiche, mentre dei fotografi ne ritraevano le mani per poi poter eseguire delle migliorie in base alle diverse esigenze. Da questo progetto sono nati una pinza multiuso per estrarre il bancomat o prendere fogli, un apribottiglie, un’impugnatura multiuso da applicare su penne e posate per favorirne la presa, una pinza per raccogliere da terra e un ausilio per farsi lo shampoo. Tutti gli oggetti saranno presentati il 12 ottobre in occasione della giornata del malato reumatico sul sito www.piuability.it. E saranno a disposizione sul portale di +Lab per essere scaricati e stampati in 3D. Luca Quartuccio, reumatologo dell’università di Udine, ricorda che è un’occasione per far conoscere l’economia articolare, cioè una terapia che, grazie ad alcune strategie, come l’utilizzo di oggetti appositamente studiati, aiuta il malato a svolgere le attività quotidiane col minore sforzo possibile. Ciò consente al paziente di utilizzare correttamente le articolazioni, evitando errori di sollecitazioni o sovraccarichi delle strutture osteo-articolari, che portano al peggioramento della malattia.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)