Detto che le patatine fritte da sole non uccidono nessuno, questo studio italiano certamente fa rumore, e speriamo sia un monito a mangiar bene. Nello studio osservazionale è stata indagata una popolazione – in questo caso 4440 persone tra i 45 e i 79 anni – per studiare l’osteoartrite in particolare, e ci si è informati anche sul consumo di patatine fritte. Si è scoperto così l’associazione tra patatine e maggior rischio di morte.Associazione però, non causalità. Probabilmente se fosse stato indagato l’uso di un certo tipo di farmaco o di una bevanda gassata si sarebbe trovata la stessa mortalità. E si sarebbe concluso che quel farmaco o quella bevanda aumenta il rischio di morte. Nel caso delle patatine fritte, in più, c’è un’altra questione, peraltro dimostrata già da decine di altri studi. Chi mangia chips, magari due volte a settimana, è probabile che mangi anche più carne, che beva bevande zuccherate o alcolici, che sia sovrappeso, fumi e detesti ogni tipo di attività fisica, avendo quindi uno stile di vita non salutare.
(Sintesi redatta da: Righi Enos)