Le persone accolte in Rsa (residenza sanitaria assistenziale) non sono 'vecchiettini' ma pazienti afflitti da malattie spesso devastanti: demenze a altre malattie neuro-degenerative, esiti di incidenti vascolari, patologie oncologiche. Non corrisponde a realtà affermare che i loro bisogni siano di tipo assistenziale e non sanitario (quindi con il diritto esigibile ad essere curati). La sentenza 6513/2015 del Tar Lazio conferma poi che, distinguere tra componente sanitaria e assistenziale delle prestazioni può portare a disfunzioni ed abusi nell'applicazione delle norme.L'autore dell'articolo che è direttore sanitario dell'Rsa Il Trifoglio a Torino illustra brevemente alcuni aspetti innovativi nella gestione della struttura.
(Sintesi redatta da: Antonella Carrino)