L'Istat, nel report "Il futuro demografico del Paese", ha stimato la popolazione residente in Italia a 58,6 milioni nel 2045 e a 53,7 milioni nel 2065. La perdita rispetto al 2016 (60,7 milioni) sarebbe di 2,1 milioni di residenti nel 2025 e di 7 milioni nel 2065. I dati più significativi riguardano:
- la vita media, in aumento fino a 86,1 anni e fino a 90,2 anni, rispettivamente per uomini e donne (80,1 e 84,6 anni nel 2015). L'incertezza assegna limiti di confidenza compresi tra 84,1 e 88,2 anni per gli uomini e tra 87,9 e 92,7 anni per le donne. L'età media della popolazione passerà dagli attuali 44,7 a oltre 50 anni del 2065.
- la fecondità, prevista in rialzo da 1,34 a 1,59 figli per donna nel periodo 2016-2065. Tuttavia, secondo lo scenario mediano le future nascite non saranno sufficienti a compensare i futuri decessi.
- lo spostamento del peso della popolazione dal Mezzogiorno al Centro-nord del Paese. Secondo le previsioni, nel 2065 il Centro-nord accoglierebbe il 71% di residenti contro il 66% di oggi; il Mezzogiorno invece arriverebbe ad accoglierne il 29% contro il 34% attuale.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)