Un -0,7% che spaventa. Tanto è diminuita la popolazione del Giappone dal 2010 al 2015. Tradotto in numeri seri, e che si possono comprendere, ad oggi nel Paese del Sol Levante vivono 127,1 milioni di persone; tante, tantissime vista l’estensione, ma sempre 947 mila in meno rispetto a cinque anni fa.
E’ la prima volta dal 1920 che viene registrato un calo e non un aumento della popolazione. Calo delle nascite e minore immigrazione le cause principali. Per questo, i nuovi obiettivi del governo di Shinzo Abe sono: aumento della natalità, in modo da evitare l’eccessivo invecchiamento della popolazione e miglioramento dei servizi per l’infanzia ed incentivi fiscali per tutte quelle coppie che decidono di mettere al mondo dei figli. Esperti demografi hanno però detto che la natalità dovrebbe aumentare molto di più per evitare ulteriori diminuzioni di popolazione; in pratica il passaggio da 1,4 figli per donna agli 1,8 auspicati dal governo sarebbe ben poca cosa. E lo spettro della catastrofe, annunciata per il 2100 e che prevede una popolazione di soli 83 milioni, non aiuta a prendere le decisioni migliori.
(Fonte: tratto dall'articolo)