La corte d’Appello di Milano, sezione lavoro, ha riconosciuto a Ettore Zanola, 79 anni la pensione di reversibilità del suo compagno, l’architetto Rolando Borsato, con cui ha passato più 40 anni e che è morto nel giugno 2015, quando ancora non era stata varata la legge sulle unioni civili. La sentenza ha sancito anche che la cassa di previdenza degli architetti, deve versare a Zanola gli arretrati dovuti. «È la prima volta che la reversibilità viene riconosciuta al partner di fatto: la Cassazione l’ha più volte negata ai conviventi eterosessuali perché possono scegliere di sposarsi, mentre le coppie dello stesso sesso fino a due anni fa non avevano modo di regolare la loro unione — spiegano i legali Maria Grazia Sangalli ed Emiliano Ganzarolli, hanno assistito Zanola —. È possibile perché esiste il diritto inalienabile delle persone omosessuali alla vita familiare, anche prima della Legge Cirinnà, come sancito dalla sentenza 138/2010 della Corte costituzionale».
(Fonte: tratto dall'articolo)