Gli anziani non rischiano meno perché sono più saggi. Quello del rischio è un gusto che diminuisce generalmente con l’età, e che si spiega, per alcuni scienziati, con una modifica dell’anatomia del sistema nervoso. La variabile che spiega una minore propensione al rischio non sarebbe l’età, ma la quantità di materia grigia della corteccia parietale posteriore destra.
Questa la conclusione raggiunta da un gruppo di ricercatori, guidati da Ifat Levy, della scuola medica di Yale a New Haven (Stati Uniti), che ha esaminato la particolare area del cervello, (la corteccia parietale posteriore di destra) in alcuni pazienti dopo aver fatto dei test su 52 adulti dai 18 agli 88 anni.
"Questi risultati forniscono una base per la comprensione dei meccanismi neurali coinvolti nelle scelte rischiose, e offrono uno scorcio delle dinamiche che influenzano il processo decisionale in una popolazione che invecchia”, ha spiegato il co-autore dello studio Paul Glimcher, professore della New York University Center for Neural Science . “Sappiamo che il processo decisionale cambia con l’età, ma non sappiamo quale sia la base biologica di questi cambiamenti. In questo studio abbiamo fatto il primo passo per rispondere a questa domanda” ha precisato Ifat Levy.
(Fonte: tratto dall'articolo)