Il professore Paolo Rossini, direttore Neurologia dell’Università Cattolica e Fondazione Policlinico Gemelli di Roma lancia un grido d’allarme per la diffusione della malattia di Alzheimer e spiega alcune regole per limitare i rischi. Per la prevenzione è infatti importante lo stile di vita e, soprattutto, il fatto di tenere il cervello in allenamento. Anche perché una volta conclamata la malattia per ora non ci sono farmaci in grado di fermare il suo avanzare, ma si può solo cercare di rallentarne il decorso. Bisognerebbe lanciare una grande campagna di screening, a costi sostenibili, per individuare le persone a rischio. Oltre ai farmaci è efficace, per rallentare la malattia, la riabilitazione cognitiva, con esercizi specifici, di calcolo, memoria e linguaggio, e magari abbinata a stimolazioni elettromagnetiche sui circuiti cerebrali.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)