Colleghi, ve lo diciamo noi come si risolve la crisi!
A parlare è un ragazzo, sta tenendo una relazione a un tavolo di professionisti che lo guardano palesemente scettici. Accanto a lui c’è una persona anziana, sono entrambi in giacca e cravatta.
“Se Simone fa la spesa a Federica
poi Federica insegna a Chiara e Nicolò come si fa la marmellata
dopo Chiara e Nicolò danno una mano ad Antonio a lavare la macchinaAntonio poi insegna agli altri come si balla il tango
e poi tutti aiutano Gino a fare il trasloco.
Così alla fine Gino viene qua ad aiutare me
e non costa un euro”.
Capiamo allora che Gino, il signore anziano accanto al ragazzo, lo ha aiutato a predisporre la ricca relazione che ha finalmente convinto la platea.
“Tutti possono avere bisogno di qualcosa e tutti possono offrire qualcosa di utile agli altri”, questo è lo slogan del mercato dei saperi, un progetto che riprende l’idea della banca del tempo, ma si rivolge in modo particolare alle persone anziane e alle persone con sindrome di Down.
Sì, perché il nostro relatore ha la sindrome di Down ed è grazie al sostegno di un anziano professionista che ha acquisito le competenze necessarie per poter stare nel mercato del lavoro.
Al suo maestro invece occorreva aiuto per poter sbrigare alcune incombenze: nel mercato dei saperi ha trovato dei ragazzi che gli sono stati di supporto. Si avvia così, in modo gratuito e circolare, uno scambio tra vari soggetti che escono arricchiti dal dare e ricevere.
Nel mercato dei saperi le persone si incontrano e si scambiano le cose che sanno fare, ovvero ciò che in quel mercato viene definito sapere.
Il progetto, avviato in dodici città italiane, è dell’Associazione Italiana persone Down e ha ricevuto il finanziamento del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Sul sito del progetto è possibile trovare le indicazioni per aderire all’iniziativa e visualizzare il video di presentazione. (Fonte: www.50epiu.it)