A partire dai principi del valore assoluto della persona, del bene comune, della libertà, uguaglianza e fratellanza (solidarietà), si vuole far conoscere ai più giovani e ricordare ai meno giovani gli avvenimenti salienti accaduti nel mondo degli anziani in Italia negli ultimi 50 anni. Compito non facile, data la vastità del tema e la tentazione di voler dire «tutto». Lo scenario nelle cinque decadi sembra essere dominato da un crescente pregiudizio dell’equivalenza: anzianità = dipendenza = criticità di risposta = costi non sostenibili = esistenze perdute = rifiuto della vecchiaia. Questa visione si riduce e la qualità della vita migliora quando i servizi sono forti, visibili, tangibilmente vicini alla gente. Quando i Lea e quindi i diritti e doveri sono più chiaramente agiti e le reti di socialità sono più solide e sostenute dalle istituzioni. In futuro, il mondo della cura e assistenza agli anziani, innanzitutto per quelli in condizioni di dipendenza, non potrà che poggiare su nuovi equilibri ben governati tra cure formali e informali, da praticare innanzitutto a casa delle persone, con forme innovative di assistenza domiciliare integrata sorretta dall’uso delle tecnologie (Ict), volte a favorire l’empowerment della persona assistita e dei caregiver. (Fonte: tratto dall'articolo)