Un nuovo marcatore tumorale della prostata associato ad altri parametri, come età, volume prostatico sarebbero in grado di escludere il tumore della prostata (PCa) oppure sospettarne l’esistenza con il relativo grado di malignità. Il nuovo marcatore si chiama PSA-IGM ed è l’insieme del comune PSA (Antigene Prostatico Specifico) e delle IgM, componenti principali dell’immunità innata che sono in grado di legarsi a un ampio spettro di antigeni tumorali e hanno un ruolo importante nella prima risposta alle infezioni, nella regolazione e proliferazione delle cellule immunitarie e dell’immuno-editing. Alcune ricerche scientifiche hanno evidenziato che nel siero di pazienti con tumore prostatico (PCa) sono presenti sia la forma libera di PSA che la forma immunocomplessata PSA-IgM. Inoltre, si è evidenziato che l’analisi degli immunocomplessi PSA-IgM per la diagnosi del tumore prostatico ha mostrato un’accuratezza maggiore rispetto al semplice PSA. Ma questo valore da solo non basta a far sospettare con certezza il tumore. Perché ciò avvenga è necessario calcolare un nuovo indice diagnostico, che si chiama iXip.
(Fonte: tratto dall'articolo)